30 -31 maggio e 1 giugno 2017 – Consorzio Universitario di Pordenone

Lo studio delle tecnologie biometriche ha oramai superato il secolo.
Nate come mezzo identificativo per indagini di natura forense (si pensi agli studi di Bertillon ed Henry di fine Ottocento), quali indicatori della presenza di un sospettato nella scena del crimine attraverso misure antropometriche, hanno ben presto sorpassato i limiti di quell’applicazione per diventare una seria e ragionevole alternativa agli attuali sistemi di identificazione personale basati sul “possesso” (smartcard) o sulla “conoscenza” (PIN, password).
Questo risultato è stato ottenuto anche grazie all’impulso della ricerca scientifica e tecnologica seguita agli eventi delittuosi e tragici dell’11 settembre 2009, che hanno impresso una svolta decisiva nell’ambito dello sviluppo dello studio dei tratti fisici, fisiologici e comportamentali dell’essere umano, noti appunto come “biometriche” o “biometrie”.

USA ed UE ma anche paesi come l’India e la Cina si pongono all’avanguardia nello studio e nel finanziamento ed applicazione delle ricerche inerenti questa complessa “topic”, che investe non solo conoscenze di natura ingegneristica ma si presta ad una forte multidisciplinarità data l’invasività della definizione di “tratto biometrico”.
Si pensi alle notevoli problematiche, anche sociali, che sono state affrontate nella progettazione e realizzazione dei passaporti elettronici con tratti biometrici.

Dall’altra parte, alcune di queste tecnologie sono diventate familiari al grande pubblico grazie ad iniziative commerciali e tecnologiche di grande rilievo (si pensi ai riconoscitori di impronte e volti in forma dimostrativa o meno su laptop e telefoni cellulari).

Anche in Italia, da sempre un po’ più cauta nell’applicazione di questi sistemi, la situazione sta lentamente cambiando grazie ai più recenti documenti pubblicati dall’Autorità Garante della Privacy e dunque conoscere ed investire su queste tecnologie non è soltanto un “gioco accademico” ma può diventare concreta opportunità per l’incremento della sicurezza fisica e logica.

 

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