Rete BioHighTech NET e Parco Tecnologico di Lubiana hanno firmato un importante accordo di collaborazione per migliorare la capacità di innovazione dell’area italo-slovena.

Più in particolare l’accordo impegna le parti ad incentivare il trasferimento tecnologico dagli Istituti di ricerca ed Università verso le Aziende del territorio, ampliando il numero di tecniche innovative biomedicali trasferite alle imprese nell’ambito della medicina rigenerativa.

La firma sul documento è stata posta da Diego Bravar, Presidente della rete costituita da 37 aziende del Friuli Venezia Giulia che operano nel settore Bio-High-Tech e da Jožka Hegler, Direttore del Tehnoloski Park Ljubljana, durante i lavori dell’EURO BioHighTech, il salone dedicato all’innovazione, in corso in questi giorni alla Stazione Marittima di Trieste.

L’accordo si inquadra nelle iniziative previste dal progetto Interreg Italia – Slovenia 2014-2020, denominato ARTE, che si occupa di elaborare terapie innovative per la salute. Il progetto si muove nell’ambito di un mercato, quello della medicina rigenerativa e delle terapie cellulari e geniche, che a livello globale fattura 16 miliardi di dollari (stima 2016 di statista.com), ed è previsto che cresca vertiginosamente nei prossimi anni fino a raggiungere 130 miliardi di dollari nel 2025.